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Il 25 maggio si sono celebrati i 5 anni del RGPD, il testo normativo europeo che mira a controllare il trattamento dei dati. È quindi giunto il momento di fare un piccolo bilancio di questi ultimi anni di attività in materia di protezione dei dati personali in Europa. Dopo l'entrata in vigore del regolamento RGPD nel 2018, sono state emanate diverse norme per rafforzare il diritto e consentire una migliore gestione dei dati personali da parte delle imprese. Più imprese sono state invitate a conformarsi a queste nuove regole, a meno che non paghino degli emendamenti che possono arrivare fino al 4% del CA globale. Tra il 2018 e il 2022, la CNIL ha previsto emendamenti per un importo pari a un miliardo di euro. Anche se queste nuove misure rassicurano i consumatori, la rapida evoluzione delle nuove tecnologie pone un problema al RGPD, che deve costantemente sorvegliare i movimenti del settore per meglio adattarsi e proteggere gli utenti.
Per saperne di più su Le Monde Informatique
Per rispondere ai problemi posti dai progressi tecnologici dell'IA generativa e delle sue diverse applicazioni, l'autorità francese responsabile della protezione dei dati personali ha messo in atto un servizio di intelligence artificiale dedicato a questi problemi. La regolamentazione dell'IA costituisce una priorità essenziale per la CNIL, che si articola in quattro obiettivi principali, volti a comprendere meglio e a favorire lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA, senza dimenticare di sostenere gli operatori europei e francesi al fine di sviluppare una maggiore autorità in questo settore. Grazie a questa iniziativa, il CNIL si posiziona in qualità di organismo impegnato nella supervisione e nella regolamentazione delle innovazioni tecnologiche, cercando di tutelare i diritti e la vita privata degli individui nel settore dell'intelligenza artificiale. Questa iniziativa si allinea al progetto del Parlamento europeo di regolamentare l'IA, in preparazione dell'entrata in vigore del regolamento europeo "IA Act", proposto da due anni e tuttora in gestazione. Resta da attendere l'entrata in vigore di questa futura normativa per comprenderne gli aspetti positivi e negativi per le imprese e gli utenti.
Per saperne di più sul sito della CNIL e su France inter
YouTube ha annunciato un nuovo formato pubblicitario che consiste nel proporre ai suoi utenti, sui grandi schermi, annunci di 30 secondi impossibili da passare. Pourquoi ce choix uniquement sur les grands écrans? Secondo The Information, il 45% delle visualizzazioni dei video di YouTube avviene su un'emittente televisiva, soprattutto in Italia. Questa attualità è una fortuna per gli annunciatori e i creatori di contenuti della piattaforma, che vedono aumentare le loro entrate pubblicitarie. Ma cosa ne pensano gli utenti che, anche con il formato attuale, tentano tanto bene quanto male di cambiare le pubblicità che impongono, grazie agli ad bloker? Il gigante digitale dei video deve trovare un giusto equilibrio tra le esigenze dei diversi attori della piattaforma per non rischiare di perdere l'impegno dei telespettatori.
Per saperne di più su Minted
Per rispondere meglio ai diversi problemi legati all'impiego del carbone, l'SRI e Alliance Digitale hanno realizzato una seconda versione del "Rapporto sulla misura del carbone nei campi digitali". Una guida "pas à pas" che stabilisce un quadro metodologico comune per gli operatori della pubblicità digitale, definendo i parametri essenziali da prendere in considerazione per quantificare le emissioni di carbone. Il documento offre un aiuto alla diagnosi, alla sensibilizzazione e al pilotaggio, attraverso una guida metodologica e una base di dati open source.
Per saperne di più sull'ISR consultare anche il nostro studio su questo tema.
Google ha confermato l'implementazione delle sue API Privacy Sandbox a partire dal mese di luglio 2023, segnando così la soppressione dei cookie su Chrome. Le principali API comprendono Topics, Protected Audience, Attribution Reporting, Private Aggregation e altri dispositivi come Shared Storage e Fenced Frames per limitare la ricognizione dell'utente. Google non prevede modifiche significative delle API prima della fine dei cookie di base e raccomanda alle aziende di iniziare a integrarle. Parallelamente, il gigante prepara gli utenti di Chrome alla soppressione dei primi cookie di livello, prevista per l'inizio del 2024. Un modo per simulare le condizioni reali di un mondo senza cookie per gli operatori pubblicitari. Google continuerà a effettuare test e a collaborare con la CMA (Autorité de la Concurrence Britannique) per ricevere indicazioni sui test e sui calendari previsti. Privacy Sandbox si posizionerà come un'alternativa credibile al Cookie tiers nel mercato pubblicitario.
Per saperne di più su mind Media
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