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Il mese scorso è stata approvata la legge sull'IA dell'UE, che costituisce il primo quadro normativo al mondo per la regolamentazione dell'IA. La legislazione raggruppa i sistemi di IA in 4 principali categorie di rischio: Rischio inaccettabile, come i sistemi di polizia predittiva basati sulla profilazione, sulla posizione o sul comportamento criminale passato, che saranno vietati. Rischio elevato, con impatto sulla sicurezza e sui diritti fondamentali, che sarà sottoposto a una valutazione e a un monitoraggio rigorosi. Ad esempio, i sistemi utilizzati nel campo dell'istruzione. Il rischio limitato richiederà misure di trasparenza, informando gli utenti quando interagiscono con l'IA. Mentre l'UE mira ad affermarsi come standard per la regolamentazione tecnologica, altri Paesi, come il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Cina, stanno già cercando di sviluppare le proprie misure in materia di IA, ponendo ulteriori sfide alle aziende tecnologiche globali.
Leggete l'articolo del The Guardian per ulteriori approfondimenti su questa legislazione, e leggete di più sull'AI Act in The European Parliament News.
Google ha preso una posizione sorprendente contro Microsoft, presentando una denuncia che descrive in dettaglio presunte "pratiche dannose" volte ad assicurarsi i clienti e a stabilire il controllo nel mercato del cloud computing. Google stessa sta combattendo contro diverse cause legali, tra cui l'accusa di esercitare un potere monopolistico. Google sostiene che sia i prodotti Windows Server che Office di Microsoft rendono difficile per le aziende scegliere fornitori alternativi di infrastrutture cloud, in particolare puntando su Azure di Google. Le restrizioni sulle licenze creano una "rete complessa" che limita l'innovazione e la diversità, oltre a presentare rischi per la sicurezza nazionale e la cybersicurezza. L'intensificarsi della concorrenza nel settore del cloud solleva questioni fondamentali sulle pratiche corrette. L'intensificarsi della concorrenza nel settore del cloud solleva questioni fondamentali sulle pratiche corrette. I due giganti tecnologici si scontrano in questo contesto normativo e l'industria attende l'esito della causa per vedere se rimodellerà il panorama tecnologico.Leggete l'articolo completo su CNBC e The Register per scoprire le complesse dinamiche che circondano queste presunte pratiche anticoncorrenziali nel settore del cloud.
AWS ha presentato l'AWS Generative AI Innovation Center, un programma da 100 milioni di dollari finalizzato a supportare i clienti nell'implementazione di soluzioni di IA generativa. Con la crescente richiesta da parte delle organizzazioni di indicazioni su come adottare al meglio l'IA generativa, il Generative AI Innovation Center di Amazon mira ad aiutare le aziende a sfruttare questa tecnologia in modo efficace. Highspot, Lonely Planet e Twilio sono tra le prime aziende che hanno aderito al programma AWS per sviluppare nuove soluzioni. Il lancio dell'AWS Generative AI Innovation Center può essere considerato un passo significativo nella promozione dell'innovazione nella dinamica sfera dell'IA generativa.
Per saperne di più su queste ultime notizie, leggete Tech Republic.
Google ha ritardato il lancio del suo chatbot Bard nell'UE a causa di non meglio specificati problemi di protezione dei dati e di informazioni insufficienti fornite alle autorità di regolamentazione. Per il momento, la Commissione irlandese per la protezione dei dati sta indagando su Bard, lasciando intendere che potrebbe sollevare potenziali problemi di privacy per garantire un controllo più rigoroso, ma la DPC non ha ancora rivelato dettagli specifici.
Seguite questo spazio per gli aggiornamenti! Per ulteriori informazioni sulle sfide di Google prima del lancio del suo chatbot AI, leggete questo articolo di tech crunch e Politico.
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