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È giusto dire che i chatbot con intelligenza artificiale hanno conquistato il mondo. ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI con il finanziamento di Microsoft, è molto popolare. Tuttavia, sono state sollevate preoccupazioni riguardo al linguaggio utilizzato dai bot e all'accuratezza di alcune delle loro risposte. OpenAI sta ora sviluppando una versione aggiornata del bot, dando agli utenti la possibilità di personalizzare meglio il comportamento e le risposte del chatbot. Lo sviluppatore ha rilasciato delle linee guida che delineano il modo in cui ChatGPT dovrebbe rispondere a determinati argomenti politici o controversi, nonché a domande inappropriate generate dagli utenti. Seguendo queste linee guida, ChatGPT può mantenere una posizione neutrale di fronte a tali domande. Google sta ora raccogliendo la sfida posta da ChatGPT e sta sviluppando il proprio chatbot AI, Bard. Secondo Google, renderà il suo chatbot più ampiamente disponibile agli utenti. Inoltre, raccoglierà feedback sull'accuratezza delle sue risposte. Tuttavia, la domanda rimane: con la crescente popolarità di ChatGPT, Google riuscirà a mantenere il suo dominio in termini di ricerca sul web?
Per saperne di più su Wired e The Tech Portal
Stiamo dicendo addio alla codifica? Le piattaforme low-code e no-code facilitano lo sviluppo rapido di applicazioni senza la necessità di comprendere i principi di codifica, consentendo agli utenti e alle aziende di risparmiare tempo e risorse che altrimenti sarebbero state spese per gli sviluppatori. Gli strumenti low-code e no-code consentono alle aziende di presentare la propria attività attraverso le piattaforme digitali senza la necessità di avere sviluppatori qualificati in loco. Un'interfaccia low-code no-code aiuterebbe i reparti IT a modificare rapidamente l'interfaccia, a creare attività e a monitorare tutte le attività in un'unica interfaccia. Inoltre, queste interfacce consentirebbero agli sviluppatori di concentrarsi su attività più complesse che richiedono un certo livello di codifica. In che modo le interfacce low-code no-code potrebbero aiutare i dipendenti? Avere una piattaforma facile da imparare e che non richiede molta esperienza aiuta gli utenti non solo a lavorare in modo più rapido ed efficiente, ma anche a motivarli sul lavoro. Fornendo ai dipendenti le competenze necessarie per questi strumenti di facile utilizzo, le aziende contribuiscono a creare una forza lavoro più felice, che beneficia di un senso di responsabilizzazione.
Per saperne di più su Forbes.
Dopo il nuovo servizio di abbonamento di Twitter, anche Meta sta per offrire un abbonamento a pagamento ai suoi utenti, a partire dall'Australia e dalla Nuova Zelanda. Da sempre fedele al modello "free-always", Meta inizierà a consentire ai suoi utenti di avere un servizio Meta Verified per 11,99 dollari al mese sul web e 14,99 dollari sul telefono. Gli unici prerequisiti? Inviare un documento d'identità governativo che corrisponda al nome e all'immagine del profilo di Facebook o Instagram dell'utente, soddisfare i requisiti minimi di attività online ed essere maggiorenni. Tuttavia, ci sono alcuni limiti: le aziende non possono richiedere Meta Verified e gli utenti non potranno modificare alcuni dettagli del profilo senza ripetere la procedura di richiesta.
Per saperne di più, visitate il portale tecnologico.
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