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Le attualità brandtech del mese di gennaio 2024

Lamiaa Farhat
Pubblicato su
10/1/2024
L'anno 2024 si annuncia ricco di argomenti e di tematiche rivoluzionarie. Scoprite la nostra rivista di stampa del mese di gennaio con una selezione di argomenti del momento per iniziare bene l'anno. In programma: le tendenze 2024 del settore digitale; l'ingresso di Apple nell'IA; le accuse del New York Times a Microsoft e Open AI per violazione del diritto d'autore; l'arrivo delle pubblicità Prime Video che rivoluzionano il settore dello streaming.

Come sarà il settore digitale nel 2024?

Nell'ambito del marketing digitale, l'anno 2024 sarà caratterizzato dall'emergere di tendenze importanti che potranno ridefinire le strategie del settore. Tra queste, le Customer Data Platforms (CDP) promettono una visione olistica dei clienti e l'intelligence artificiale (IA) una pubblicità su misura. TikTok introduce anche funzioni di ricerca all'avanguardia, aggiungendo una nuova dimensione alla sua piattaforma.

Parallelamente, la Connected TV (CTV) reinventa le esperienze di visione, offrendo nuove opportunità agli annunciatori. Inoltre, l'essenza di un marketing incentrato sulla protezione della vita privata costituisce un'evoluzione importante, che riflette l'importanza crescente attribuita alla riservatezza dei dati.

Queste tendenze segnano un cambiamento fondamentale, un nuovo orientamento del settore verso approcci più personalizzati, trasparenti e incentrati sull'utente. Queste evoluzioni definiscono il mercato concorrenziale per gli specialisti del marketing in cerca di innovazione e di una connessione significativa con i loro clienti.

Per saperne di più su Blog du modérateur e Stratégies.

Apple si lancia nella corsa all'intelligenza artificiale

Apple cede al fascino (e alle opportunità) dell'IA e lancia un modello di linguaggio multimodale open source, chiamato Ferret, che supera il GPT-4 di OpenAI nell'analisi delle immagini. L'obiettivo del genio della tecnologia è quello di rendere il proprio strumento compatibile con gli smartphone, consentendo inoltre di avere la possibilità di un assistente IA avanzato sul futuro iPhone, nonostante i problemi legati alla gestione dei parametri sugli apparecchi mobili.

Parallelamente, la società esplora in modo più approfondito l'integrazione delle funzioni di IA generale nella prossima versione di iOS, prevista per il lancio del prossimo iPhone a settembre. Per l'inserimento dei suoi modelli, la società ha stipulato accordi con editori di stampa come Conde Nast, IAC e NBC News, per un valore complessivo di oltre 50 milioni di dollari per l'accesso agli archivi e l'inserimento di vasti modelli di linguaggio.

Apple prevede per quest'anno investimenti significativi nell'IA generale. Restate a guardare per scoprire come l'IA migliorerà l'uso quotidiano degli utenti.

Per saperne di più su L'Usine Digitale e Tom's Guide.

La battaglia per il rispetto del diritto d'autore nell'era dell'AI

Il New York Times ha avviato un'azione legale contro OpenAI e Microsoft, accusandoli di aver violato il diritto d'autore. In effetti, sembra che i due giganti della tecnologia abbiano utilizzato illegalmente milioni di articoli per creare i loro modelli di linguaggio di intelligenza artificiale.

Nel dichiarare di aver speso milioni di dollari in danni e interessi, il giornale afferma che le imprese hanno sfruttato il suo contenuto senza autorizzazione né pagamento. Nonostante le discussioni in corso, OpenAI e Microsoft si trovano di fronte a una battaglia giuridica complessa, che mette in luce i problemi etici legati all'utilizzo dei dati per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale.

En savoir plus sur Siecle Digital.

Prime Video Ads: un tournant majeur nell'industria dello streaming

Amazon si appresta a introdurre la pubblicità video su Prime Video nel secondo trimestre 2024 in Francia. Secondo gli esperti, questa offerta pubblicitaria darà una potenza immediata alle donazioni di Amazon, con un CPM accessibile.

La piattaforma promette una copertura più performante di quella dei suoi concorrenti grazie ai suoi 9 milioni di abbonati Prime Video, Netflix e Disney+, grazie alla scelta audace di basare l'insieme dei suoi abbonati sull'offerta con pubblicità. Le tariffe competitive di Prime Video Ads, tra i 25 e i 32 euro di CPM, posizionano Amazon come un concorrente di primo piano nel mercato pubblicitario, offrendo inoltre agli annunciatori un accesso privilegiato ai dati di mercato e un potenziale di misurazione dell'impatto sui ricavi.

En savoir plus sur Minted.

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