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Le attualità brandtech del mese di settembre 2024

Lamiaa Farhat
Pubblicato su
3/9/2024
Google al centro dell'attualità: una nuova notizia sui cookie, conflitti giuridici e problemi tecnologici; Apple di fronte alle pressioni dell'UE; le imprese chiedono una revisione della normativa RGPD, giudicata troppo rigida... Scopri le ultime notizie del mese con la nostra rivista di stampa!

Google fa un passo avanti sui cookie: una decisione che divide

Google ha recentemente sorpreso il settore annunciando che non sopprime i cookie di Chrome, ma lascia la scelta agli utenti. Questa decisione, sicuramente influenzata dalla CMA britannica e dalle critiche degli editori, ha suscitato diverse reazioni. 

Sebbene alcuni ritengano che questo approccio sia una soluzione per Google per evitare una regolamentazione più severa, altri ritengono che non abbia un impatto simile a quello della politica ATT di Apple, che ha ridotto l'utilizzo di identificatori pubblici. 

Nonostante questo nuovo orientamento, molti insistono sulla necessità di continuare a sviluppare soluzioni prive di cookie, anticipando che la fine dei cookie di base, anche se anticipata, rimane inevitabile.

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Per saperne di più, consultate il nostro articolo 'Pourquoi les annonceurs doivent-ils plus que jamais repenser en profondeur leur stratégie marketing digital?' sul nostro blog Tea House.

Google: tra batailles juridiques e réinvention technologique

Parallelamente, Google si trova anche di fronte a sfide importanti su due fronti diversi: giuridico e tecnologico. 

Da un lato, l'azienda è stata accusata di monopolio e di raccolta abusiva di dati negli Stati Uniti. Una corte d'appello di San Francisco ha stabilito che Google deve rispondere alle accuse affermando che l'azienda ha raccolto dati personali tramite Chrome senza il consenso esplicito dei suoi utenti. Dall'altra parte del paese, un tribunale federale di Washington ha riconosciuto le sue pratiche anticoncorrenziali, in particolare l'utilizzo di accordi esclusivi per mantenere il monopolio sulla ricerca in rete. 

Queste azioni intensificano la pressione regolamentare su Google, che deve continuare a navigare in un ambiente in cui la protezione dei dati personali è sempre più controllata.

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Allo stesso tempo, il gigante della tecnologia deve affrontare una nuova vaga concorrenza tecnologica, in particolare nel settore dell'IA genetica. Con l'ascesa di piattaforme come SearchGPT, Google è costretto a reinventare le proprie strategie per rimanere dominante. 

L'annuncio recente sui cookie tiers ha anche un altro senso: oltre a rispondere alle critiche in materia di riservatezza, si inserisce in una strategia più ampia volta a ridefinire l'esperienza dell'utente grazie a innovazioni come Gemini, il nuovo assistente IA integrato in Android. Questo doppio approccio, che comprende personalizzazione e protezione dei dati, è ormai essenziale per Google, poiché l'azienda cerca di mantenere la sua posizione di leader in un mercato in continua evoluzione. 

I problemi giuridici e tecnologici con cui Google si confronta possono contribuire a ridefinire il suo futuro, sia sul piano giudiziario che su quello commerciale.

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Apple: verso un ecosistema più aperto

Nell'ambito della messa in conformità con il Digital Markets Act (regolamento dei mercati digitali) dell'UE, Apple ha annunciato una riforma importante del proprio ecosistema. D'ora in poi, gli utenti di iPhone e iPad nell'Unione Europea avranno la possibilità di sostituire le applicazioni preinstallate come App Store e Safari. 

Questa decisione segna una svolta per Apple, che fino ad oggi aveva difeso il carattere chiuso del suo ecosistema invocando le preoccupazioni per la sicurezza e la riservatezza dei dati. Questa decisione fa seguito alle tensioni tra l'azienda e i regolatori europei, inquisiti dalle pratiche di Apple che potevano limitare la concorrenza. La DMA intende incoraggiare un'apertura più ampia e offrire una maggiore scelta ai consumatori, sostenendo al contempo la crescita delle start-up europee. 

Apple deve inoltre consentire una gestione più semplice dei parametri di errore per i navigatori, le applicazioni di messaggistica e altre funzioni, garantendo che le alternative rispettino le norme di sicurezza e riservatezza.

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Riforma del RGPD: le imprese necessitano di una revisione urgente

Di fronte all'ultimo rapporto europeo sul RGPD, 24 gruppi influenti dei media e della pubblicità si mobilitano per una riforma urgente della legislazione. Essi criticano un'applicazione troppo rigida e caotica del RGPD, accusata di aver danneggiato gli affari e la concorrenza. Nel 2023, la CNIL ha imposto un record di 89 milioni di euro di modifiche, con un netto aumento delle denunce e delle richieste di intervento. 

Gli operatori economici chiedono un'armonizzazione delle norme e un approccio più equilibrato, che combini la protezione dei dati e il sostegno all'economia. Ils espèrent que la Commission européenne adoptera des recommandations pour une application plus uniforme du RGPD. Tuttavia, la lentezza politica e la pressione dei difensori dei diritti potrebbero rendere possibili queste riforme giudicate essenziali. 

In questo periodo si profilano all'orizzonte altri problemi, come l'adattamento alle nuove tecnologie e la gestione dei dati in un contesto di rapida crescita, che richiedono un approccio più agile e coerente a livello europeo.

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