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Attraverso un aggiornamento software gratuito, Apple ha iniziato a distribuire la tanto attesa funzione Apple Intelligence sui nuovi iPhone, iPad e computer Mac. Questa prima ondata è per ora limitata alle lingue del set USA-Inglese. Include funzionalità come la pulizia delle foto, Siri migliorato e gli strumenti di scrittura potenziati dall'intelligenza artificiale, mentre altre caratteristiche saranno aggiunte a dicembre (Genmoji, Image Wand, integrazione ChatGPT...). Secondo il gigante tecnologico, Apple Intelligence sarà disponibile nell'Unione Europea a partire dall'aprile 2025, nonostante le precedenti affermazioni secondo cui le normative tecnologiche dell'UE, in particolare il Digital Markets Act (DMA), ne avrebbero impedito il lancio. Apple ha anche indicato l'intenzione di introdurre il supporto localizzato in inglese e altre lingue nel corso del 2025, tra cui francese, tedesco, italiano, portoghese e spagnolo.
L'imminente rollout includerà molte funzioni fondamentali di Apple Intelligence, anche se i riepiloghi delle notifiche non saranno disponibili nell'UE. Apple ha espresso il proprio impegno a fornire queste funzionalità garantendo la conformità con il DMA e mantenendo la privacy e la sicurezza degli utenti. L'annuncio solleva dubbi sulle preoccupazioni iniziali relative al DMA, poiché sembra che Apple stia trovando il modo di adattare le sue offerte per soddisfare i requisiti normativi, pur continuando a espandere le sue capacità di intelligenza artificiale nel mercato europeo.
Maggiori informazioni su Apple e TechCrunch.
Il braccio di ricerca di Meta, Fundamental AI Research (FAIR), ha annunciato il lancio di diversi nuovi modelli di IA; tra questi spicca il Self-Taught Evaluator, progettato per valutare le prestazioni di altri modelli di IA senza richiedere l'intervento umano durante la fase di addestramento. Secondo Meta, questo modello genera i propri dati di addestramento e utilizza un altro modello di intelligenza artificiale per valutare i suoi risultati, consentendogli di migliorare continuamente le proprie prestazioni. Il Self-Taught Evaluator si basa sulla ricerca esistente nel Reinforcement Learning from AI Feedback (RLAIF) e incorpora tecniche che riducono al minimo il coinvolgimento umano nello sviluppo dell'IA per creare sistemi più autonomi.
Oltre a Self-Taught Evaluator, Meta ha introdotto Spirit LM, un modello linguistico open-source che integra il parlato e il testo in modo più naturale rispetto ai modelli tradizionali. Spirit LM utilizza token fonetici, di intonazione e di tono per migliorare la rappresentazione del linguaggio parlato, affrontando le limitazioni riscontrate negli attuali sistemi di riconoscimento automatico del parlato (ASR). Il modello è disponibile in due versioni: Spirit LM Base, che si concentra sulla cattura delle sfumature del parlato, e Spirit LM completo, che enfatizza gli elementi emotivi. Meta afferma che questo approccio permette di ottenere un parlato più espressivo e naturale, consentendo al contempo al modello di apprendere nuovi compiti in varie applicazioni legate al parlato.
Maggiori informazioni su The Tech Portal.
Criteo ha riportato risultati finanziari contrastanti per il terzo trimestre conclusosi il 30 settembre, con un fatturato di 459 milioni di dollari che riflette un calo del 2% rispetto all'anno precedente, mentre l'utile lordo è aumentato del 13% a 232 milioni di dollari. Nel suo annuncio, la società ha sottolineato la sua gestione disciplinata dei costi, notando una diminuzione dei costi di acquisizione del traffico (TAC) da 224 a 193 milioni di dollari. Nel frattempo, i ricavi dei media retail di Criteo hanno registrato un aumento significativo del 22%, a fronte di un calo del 5% dei ricavi dei media di performance tradizionali, che si basano in larga misura su cookie di terze parti. In prospettiva, la dirigenza di Criteo ha previsto un modesto aumento dei ricavi per il quarto trimestre, riconoscendo le potenziali sfide dovute alle elezioni generali negli Stati Uniti, che potrebbero accorciare la stagione dello shopping natalizio.
Sullo sfondo di una più ampia transizione verso l'abbandono dei cookie di terze parti, i dirigenti di Criteo hanno parlato della loro recente partnership con Microsoft, che potrebbe potenzialmente portare un numero sostanziale di inserzionisti sulla loro piattaforma. Tuttavia, nonostante l'ottimismo che circonda queste nuove opportunità, gli analisti hanno espresso preoccupazione per la stagnazione dell'attività di retargeting pubblicitario di Criteo, che non ha registrato una crescita per tre trimestri consecutivi. Il management di Criteo ha sottolineato il suo spostamento strategico dalla dipendenza dai cookie di terze parti, concentrandosi invece su strategie di indirizzamento più ampie.
Ulteriori dettagli sono disponibili su Digiday.
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